Virali Modi ha 14 anni e, come gran parte delle adolescenti, tanti sogni diversi. Fin da bambina voleva essere chirurgo, ma ora vuole essere una star. Lavorare in televisione, stare di fronte a una telecamera. Le sue non sono solo parole e castelli in aria; ci mette tutto il suo impegno. Si allena a stare di fronte all’obiettivo, si presenta a provini, e arriva la sua grande occasione. E’ il 2005: Virali viene scelta per girare la pubblicità di un marchio noto in tutto il mondo, la Pepsi Cola. Uno spot che va in onda su tutta la rete televisiva nazionale; non solo nello stato della Pennsylvania dove vive lei, quindi, ma in tutti gli Stati Uniti.
Un grande motivo di orgoglio, che ha la fortuna di condividere anche con i suoi parenti più lontani. Nell’estate del 2006, infatti, Virali vola in vacanza in India, suo Paese d’origine. Torna dalle vacanze felice ed entusiasta. Ma anche malata. Ha continui mal di testa e giornate di febbre alta.
Ha contratto una febbre misteriosa, che scoppia alla fine dell’estate. Compaiono anche le allucinazioni. Gli esami non indicano nulla di particolarmente anomalo, ma i medicinali riescono solo a tenere sotto controllo i sintomi tra un attacco e l’altro.
L’11 settembre la situazione precipita. Virali viene ricoverata in ospedale per un prelievo spinale. In seguito ha un collasso, il suo cuore si ferma. E’ dichiarata morta, prima che la rianimazione la riporti in condizioni stabili. Ma le sue condizioni diventano critiche, disperate. E’ in coma, non riesce a respirare autonomamente, è attaccata al respiratore meccanico.
I medici non hanno risposte, e nemmeno speranze. Non c’è più niente da fare, dicono. Suggeriscono alla mamma di acconsentire alla sospensione dei trattamenti, di firmare per fare il permesso di spegnere il ventilatore esterno. Per loro, Virali non c’è più.
Ma la donna non riesce a convincersi. Mancano 8 giorni al compleanno di Virali; vuole festeggiare con la famiglia. Convince i medici ad aspettare. Il 29 settembre 2006 Virali compie 15 anni. I parenti sono intorno al suo letto, cantano “tanti auguri” all’orario esatto della sua nascita. E mentre il papà le prende la mano, Virali apre gli occhi.
E’ in un letto d’ospedale, con un ventilatore meccanico, dopo aver lottato per giorni fra la vita e la morte. Ma è viva, contro ogni pronostico medico.
Non tutto però è come prima, anzi la condizione di Virali è molto cambiata. All’inizio non riesce a muovere nulla sotto il collo. Poi piano piano riprende parte del movimento, torna a usare le braccia. Ma non ha più l’uso delle gambe; si muove con una sedia a rotelle.
La convalescenza è lunga, poi finalmente Virali torna a casa. Ma fatica a superare il trauma. Passa molto tempo da sola; si sente molto sola. Cade in depressione, arriva persino a tentare il suicidio.
E’ il 2012, Virali ha 20 anni, vive in India con la madre. Passa molto tempo al computer, navigando in internet. Scopre Quora, una piattaforma in cui le persone possono postare domande e avere risposte dagli altri utenti, su qualunque argomento. Comincia anche lei a scrivere, a rispondere, poi a raccontare. I suoi interventi ruotano attorno al mondo della disabilità: vuole rompere i pregiudizi delle persone.
La cosa comincia ad appassionarla. Spiega, racconta, illustra. Le persone cominciano a seguirla e a comprendere quello che vuole dire.
Inizia raccontando le molestie che ha subito a 18 anni, mentre viaggiava in treno, denunciando le difficoltà di muoversi per le persone disabili. La sua notorietà cresce: in pochi anni ha uno stuolo di 40mila follower, vince il Quora Top Writer per due anni consecutivi.
Virali ha deciso di rimettersi in gioco, di ricominciare a fare ciò che le piaceva. Manda la richiesta per partecipare a Miss Wheelchair in India, e viene accettata. Alla finale è emozionata, più di quanto dia a vedere, ma se la cava bene. Conquista il secondo posto nell’edizione 2014.
Sfrutta la sua visibilità per diventare un’attivista per i diritti civili delle persone con disabilità. Data la sua brutta esperienza, si concentra sui trasporti pubblici. Quando il Ministro delle ferrovie indiano annuncia interventi nelle stazioni a favori delle persone non vedenti e non udenti, Virali interviene. Il Governo sembra non aver pensato alle persone con disabilità motorie: allora lo farà lei. Lancia la petizione #ferrovieindianeperdisabili, che arriva fino al Ministro. Ottiene che le stazioni siano rese accessibili; in alcune vengono messe a disposizione sedie a rotelle elettriche.
Nel 2018, Virali riceve il riconoscimento della Camera di commercio e dell’industria per il suo impegno nell’attivismo per i diritti civili e le sue battaglie per treni accessibili.
Virali continua a scrivere e a combattere contro le barriere architettoniche. E non ha mai abbandonato il sogno di recitare.