Helen Keller è originaria dell’Alabama, negli Stati Uniti, ma gira il mondo raccontando la sua storia. Helen ha 66 anni e da quando aveva 19 mesi ha perso vista e udito. Da adulta, combatte per i diritti civili dei disabili e il loro riconoscimento portando la sua testimonianza per il pianeta: Helen è la prima persona sordo cieca ad avere ottenuto una laurea.
Dove va, Helen fa notizia. Testimonia che una persona sordo cieca può fare tutto. Tutto ciò che fanno normalmente le persone che ci vedono e ci sentono. E anche quello che normalmente non fanno, come pilotare un aereo.
E’ il 1946, Helen fa tappa in Scozia, all’aeroporto di Glasgow. Sale su un quadrimotore e si siede al posto di guida. Accanto a lei ci sono il pilota e la sua accompagnatrice, Polly Thompson. Polly segue Helen da 32 anni, le fa da interprete, è la sua porta per comunicate con il resto del mondo attraverso il linguaggio dei segni.
L’aereo decolla, il pilota lascia i comandi a Helen. L’istruttore dà le indicazioni, Polly le passa a Helen, e Helen guida. Per 20 minuti sorvola la terra in mezzo alle nuvole, senza scosse o vibrazioni. Un’esperienza in più da raccontare nei viaggi successivi.
In 11 anni, tra il 1946 e il 1957, Helen visita 35 nazioni diverse, in Europa, in Asia, arriva fino alla nuova Zelanda. Sempre insieme a Polly. Smette di viaggiare quando ha 77 anni. Quello stesso anno Polly ha un ictus da cui non si riprende e, dopo tre anni, muore.
Descrizione immagine inziale: Foto in bianco nero di Helen a mezzo busto. Helen è seduta su una sedia, indossa la toga nera da laureata e ha in testa il ‘tocco’. Ha una camicetta bianca con un cravattino nero. In mano ha dei figli scritti in braille.
Le donne nella vita di Helen Keller
Descrizione immagine: Un testo in braille su cartoncino, con sopra il corrispettivo in lettere. Sul cartoncino le dita di una mano da bambino, guidate dalle dita di una mano da adulto.
Il film del 1962 Anna dei miracoli ha raccontato la storia di Helen e della sua insegnante Anna, gravemente ipovedente, a tutto il mondo. Quello che in pochi sanno, però, è che ci furono altre donne importanti nella vita della ragazza sordocieca più nota della storia.
Anne Sullivan diventò la maestra di Helen Keller nel 1888, quando la bambina aveva solo 8 anni e viveva in un mondo silenzioso da cui era difficile comunicare. Le insegnò il segreto del linguaggio attraverso la lingua tattile: per ore ripeteva gesti con le dita affinché Helen capisse di collegare i gesti agli oggetti.
Ed Helen capì. Quando afferrò il senso, non smise più di chiedere i nomi di tutto ciò che la circondava. Grazie ad Anne la bambina sordo cieca dell’Alabama compì tutto il percorso di studi fino a laurearsi al Radcliff College, la sezione femminile dell’Universitò di Harvard.
Anne ed Helen non si lasciarono più.
Nel 1905 Anne si sposò ed Helen visse periodi con la coppia oltre che con la sua famiglia. Nove anni dopo Anne si ammalò e assunse Polly Thomson per aiutarla. Anne morì nel 1936, con Helen che le teneva la mano. Le due erano state inseparabili per circa 40 anni. Polly divenne l’assistente di Helen.
Helen e Polly girarono il mondo per 20 anni. Poi Polly ebbe un ictus, che in tre anni la portò via. Nel 1960 morì. Helen nuovamente salutava un’assistente che era stata con lei per la seconda metà della sua vita. Vicino a Polly c’era anche una infermiera, Winnie Corbally, che rimase ad assistere Helen fino alla fine della sua vita.
Helen Keller morì il 1 giugno 1968, nella sua casa dell’Alabama, a 88 anni.

Elisa Bortolini
Giornalista professionista dal 2012 e scrittrice. Ho fondato il marchio editoriale Storiecocciute nel 2021, cominciando a raccogliere biografie di persone note e comuni con disabilità che avevano un elemento in comune: sono riusciti a superare le basse aspettative della società realizzando quello che gli altri ritenevano fosse impossibile.

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