Patrizia, che fa il Saluto al Sole ogni giorno

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“Faccio yoga da 20 anni. Nel mio corso erano tutti normodotati. Non sempre si incontrano insegnanti che accettino persone disabili. Allora ho pensato che potevo fare qualcosa io”.

Torino, 2006. Patrizia Saccà ha 48 anni ed è una campionessa di tennis tavolo. Lo sport ha sempre fatto parte della sua vita: da bambina amava la danza. A 13 anni una brutta caduta le cambia la vita. Rimane paralizzata e per muoversi usa una sedia a rotelle. Ma la passione agonistica è rimasta intatta. Con il tennis tavolo combatte le avversarie e la sua rabbia. Arriva a far parte della nazionale paralimpica. Barcellona nel 1992 vince la medaglia di bronzo. Anche per questo, è una degli 8 alfieri portatori della bandiera paralimpica a Torino. Due anni dopo, partecipa alla edizione di Pechino.

E’ il 2018, Patrizia ha 60 anni. Ha lasciato l’agonismo. Ora è allenatrice e pratica yoga. Non è sempre facile: le asana – le posizioni dello yoga – devono essere riadattate. Patrizia decide di diventare istruttrice lei stessa. Si iscrive a una scuola di Torino e studia per due anni. Presenta una tesi sperimentale: ha trasformato la famosa sequenza del “Saluto al sole” eseguendolo da seduti. E’ la prima volta che qualcuno lo realizza. Nel 2018 Patrizia è la prima persona disabile a divenire istruttrice di yoga in Italia e fra i pochissimi nel mondo.

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Foto di Maren Ollmann

Il benessere alla portata di tutti. Oltre gli schemi e i preconcetti sociali. 

Questo  è quello che ha voluto creare Patrizia Saccà, ex campionessa paralimpica e allenatrice di tennis tavolo, oggi istruttrice di yoga. Patrizia, che è in sedia a rotelle da quando aveva 13 anni, è la prima persona disabile a diventare istruttrice di yoga in Italia, e fra i pochi nel mondo.

Classe 1958, è stata uno degli 8 alfieri portatori della bandiera paralimpica a Torino 2006; dal 2011 è allenatrice nell’avviamento al tennis tavolo presso l’associazione sportiva Freewhite. Un’esperienza con cui ha verificato che la pratica di questo sport è importante per l’equilibrio cerebrale per persone che rientrano nello spettro dell’autismo o dell’Alzherimer.

“Faccio yoga da 20 anni; avevo bisogno di trovare un modo per tranquillizzare la mente e tenere il corpo sempre in buono stato – racconta Patrizia – Nella classe in cui frequentavo erano tutti normodotati, io facevo tutti gli esercizi che potevo fare.
La cosa interessava a molti miei compagni, ma non sempre si incontrano istruttori che accettino persone disabili. Allora ho pensato che potevo fare qualcosa io”.Così Patrizia ha seguito il percorso per divenire istruttore allo Csen di Torino, fino alla tesi sperimentale, nel 2018.
“Ho studiato molto, su me stessa. Ho cercato di tradurre tutti gli Asana (le posizioni) da eseguire rimanendo seduti, mantenendo i benefici nella postura, nel massaggio agli organi interni e nella respirazione. Alla fine ho ideato un ‘saluto al sole’ da seduti. Si tratta di una sequenza di 12 posizioni, di cui esistono molte versioni, ma nessun da seduti. Io l’ho realizzata e l’ho brevettata”.
Un esercizio che può essere praticato da chiunque, per una pausa sulla sedia dell’ufficio o a casa da chi h qualche anno sulle spalle.