Lin Chang Lan ha un sogno comunque a tante altre bambina: fare la ballerina. Nessuno può avere se diventerà davvero una stella e calcherà i palcoscenici più importanti, ma non importa. Quello che conta,per una ragazzina, è essere libere di ballare e muovere i primi passi guidate da una maestra.
La mamma di Lin ha studiato danza per molti anni, e così pensa di cercare un corso per iscrivere la figlia. Chiede a diverse scuole di Taiwan, l’isola in cui vivono. Ma nessuno vuole accettarla. Lin ha un grave deficit uditivo,è sorda. Nessun insegnante di danza comprende come la bambina possa seguire la musica.
Ma ad ogni rifiuto, la motivazione di Lin diventa più forte. Desidera imparare a ballare, e non vuole accettare un no come risposta. Vede le altre ballerine, ne ripete i movimenti, i gesti; sa guidare il suo corpo in modo aggraziato e deciso. Non sente la musica, ma sa cosa significa comunicare con la gestualità del corpo.
Comincia ad allenarsi da sola, a casa della nonna, e fa una scoperta: può sentire al meglio le vibrazioni attraverso il pavimento di legno. Si accorge di riuscire a seguire il ritmo in modo preciso. Così porta avanti la sua passione, anno dopo anno.
E’ il 2005, Lin ha 18 e ha finito le superiori. Sua madre vorrebbe che andasse a lavorare, ma lei è risoluta: vuole fare l’università. Comincia il college, e lì la sua passione per la danza esplode. Accade quasi per caso, quando la incaricano di realizzare una coreografia per uno spettacolo. Comprende che quella è la sua strada.
Comincia ad allenarsi continuamente, duramente. Quotidianamente. Nel 2009, a 22 anni, Lin si esibisce a Taipei Deaflympics. Ora è davvero una ballerina professionista.
Due anni dopo, realizza un altro suo sogno: fonda a Taiwan la prima compagnia di danza per non udenti. Visto che lei non ha mai trovato una scuola che la accettasse, ne ha creata lei uno che accetti ragazzi sordi. La sede della scuola è un semplice appartamento: era quello in cui viveva la nonna di Lin. Lei lo ha ristrutturato facendoci mettere – nemmeno a dirlo – un nuovo pavimento in legno.
Dai suoi allievi pretende molto. Ciò che un ballerino dotato di udito impara in una settimana, a un ballerino sordo può richiedere un mese. Non possono ascoltare le indicazioni del maestro, né i passaggi della musica; devono osservare tutto con gli occhi, e sentire le vibrazioni. Ma la compagnia ha grande successo. I ballerini di Lin si sono esibiti a Singapore, in India e anche in Europa.
E’ il 2015, Lin ha 28 anni e decide di partecipare a Miss Asia non udente; conquista il secondo posto. E lì qualcuno la nota. L’anno dopo l’azienda giapponese di cosmetici SK-II la chiama come testimonial della sua campagna #ChangeDestiny. Lin diventa la ballerina protagonista degli spot pubblicitari. Il suo messaggio è diretto soprattutto alle donne: inseguire i propri sogni, al di là di ogni ostacolo che possano trovare.
“Qualcuno ha detto che essere sordi è simile a essere sott’acqua; ci si può sentire isolati dalle altre persone. Io non accetto che capiti a me”.