Steven, che ha scoperto a 60 anni la sua dislessia


Steven Spielberg ha 8 anni e frequenta le scuole elementari. Ma non gli piace molto: per lui è una enorme fatica. Non riesce a imparare a leggere, è indietro di due anni rispetto ai suoi compagni. E’ il 1954, in Ohio: nessuno riesce a capire il motivo di una tale difficoltà, nessuno riesce a dare un nome al probema. Ma Steven si sente isolato.

E’ goffo, poco atletico, non portato alla socialità. Un nerd, spesso vittima dei bulli. Steven a 11 anni entra negli scout, ma la situazione migliora solo in parte. Trova altri coetanei vittima di bullismo e l’unione fa la forza. E’ così che nasce un gruppo chiamato Goon Squad.

Ma Steven ha una passione da quando ha 7: il cinema. Comincia a fare i primi video coi volgendo i suoi familiari e poi i primi piccoli esperimenti di film proprio con i boyscout. Sono i suo modo per fuggire dalla vergogna, dal sentirsi inadegato, il suo modo per raccontare se stesso. Il primo cortometraggio arriva nel 1957, a 11 anni: si intitola The Last Train Wreck, e riprende due treni giocattolo che si scontrano. Due anni dopo realizza un western amatoriale della durata di 8 minuti: The last gun.

Steven intanto finisce il liceo e si iscrive all’università of Southern California, ma viene bocciato due volte all’esame di ammissione. Ripiega sull’università statale dello Stato ma intanto frequenta gli Universal Studios fingenosi un dipendente. Quando la notizia si scopre, Steven riesce a farsi assumere realmente e lascia definitivamente l’università.

E’ il 1964, Steven ha 22 anni e realizza il primo vero lungometraggio: è una saga fantascientifica intitolata Firelight, con sceneggiatura scritta dalla sorella. Suo padre affitta un intero cinema perché venga proiettato.

Due anni dopo arriva la grande occasione: con un finanziamento di 15mila euro Steven riesce a produrre Amblin, una storia on the road che narra l’amore fra due adolescenti. Il successo ottenuto gli permette di diventare un regista a tutti gli effetti e di aprire la sua prima casa di produzione, che chiama proprio Amblin Entertainment.

In 10 anni Steven diventa uno dei registi e produttori più famosi di Hollywood, firmando capolavori come Lo Squalo, Jurassic Park, I Goonies. Quest’ultimo film prende il nome dai ricordi della sua infanzia, dal quel gruppo di ragazzini riuniti nella Goon Squad  per darsi forza e sentirsi meno isolati.

E’ il 2006, Steven Spielberg ha 60 anni e il mondo intero conosce il so nome. Ma ora anche lui sa il nome del suo problema da bambino: dislessia. Negli anni ’50 nessuno sapeva cosa fosse né sapeva aiutarlo: era solo il bambino che restava indietro rispetto ai suoi compagni.   
Steven ora comprende gli ostacolo che ha dovuto superare, e che affronta ancora oggi quando deve leggere lunghe sceneggiature. “Mi ci vogliono più di 2 ore e mezza per leggere quello che le persone mediamente leggono in poco più di un’ora – dice Steven – ma compenso la differenza con la pratica. E senza mai vergognarmi”.

Descrizione immagine di copertina: Steven Spielberg in primo piano: ha i capelli grici, baffi e pizzetto e occhia dalla montatura nera. E’ ripreso in primo piano e indossa una giacca, una camicia bianca e un farfallino nero.


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