Laura, la prima sordocieca al mondo che riuscì a studiare

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 Laura Brigdman ha 2 anni, e vive nella fattoria di famiglia ad Hannover, nel New Hampshire. Passa molto tempo all’aria aperta, correndo con i suoi fratelli e giocando con gli animali.  In estate è molto bello, ma l’inverno è piuttosto rigido; le temperature possono  arrivare a 15 gradi sotto lo zero.  E’ facile ammalarsi.

E così accade. Quell’inverno, Laura e i suoi fratelli ammalano gravemente. Hanno la febbre molto alta, non è una semplice influenza; è scarlattina. E’ il 1832, gli antibiotici non esistono ancora. Due dei bambini non ce la fanno a guarire, soccombono alla malattia. Laura è la minore, con i suoi 2 anni, ma combatte e vince. La vittoria, però, ha un costo. Laura affronta una convalescenza di ben due anni. Alla fine torna a camminare, ma ha perso completamente l’udito e la vista, se non per un minimo residuo da un solo occhio. Anche il gusto e l’olfatto sono compromessi. 

Sebbene riesca a muoversi da sola, Laura fatica a orientarsi anche quando si sposta in casa sua. L’andatura è incerta, la percezione degli spazi precaria; in fondo, ha solo 4 anni, e ha appena ricominciato a camminare. La sua sicurezza è a rischio; e passa meno di un anno, prima di un’altra sventura: Laura va a sbattere contro un fuso che sporge dall’arcolaio di sua madre. Il fuso buca l’unico occhio in parte funzionante: a soli 5 anni, Laura diventa totalmente sordocieca. 

La scarlattina l’ha colpita in giovane età, Laura non aveva ancora sviluppato il linguaggio. Perso l’udito, non può più farlo. Quindi non parla, comunica con gesti che lei inventa per tentare di farsi capire. La sua famiglia non la comprende, non sa come aiutarla, come arrivare a lei. Laura è quasi isolata dal mondo. 

E’ il 1839. Laura ora ha 9 anni, e sa poco di quello che le accade attorno. Non sa, per esempio, che sta per cambiare casa. Lascia la sua fattoria e la sua famiglia per trasferirsi a Watertown, in Massachussets, a oltre 200 chilometri dalla sua città Natale. Qui c’è il primo istituto per ciechi di tutti gli Stati Uniti; è stato fondato nel 1928, proprio l’anno della nascita di Laura. 

Il direttore e fondatore, Samuel Gridley Howe, ha conosciuto la storia di Laura e ha un obiettivo: insegnarle a comunicare. Così la porta con sé e diviene il suo insegnate. Comincia dall’alfabeto tattile: con una mano le fa toccare un oggetto, con l’altra le lettere corrispondenti, costruite in rilievo. Laura comincia a ripetere i gesti, dapprima però solo in maniera meccanica. Poi, comprende.

A quel punto, il meccanismo si svela. Impara a leggere e scrivere usando l’alfabeto in rilievo. Poi passa ad altri metodi di comunicazione: usa il segno tattile e l’alfabeto manuale, “scrivendo” sui palmi delle mani di chi la ascolta le parole. 

Laura continua a studiare, riesce così ad avere un’istruzione che le permette non solo di comunicare, ma anche di imparare e conoscere quello che accade nel mondo. Diventa la prima persona sordocieca a saper leggere, scrivere e a comunicare nella propria lingua madre.

Nel 1842 lo scrittore Charles Dickens visita l’istituto e racconta della sua storia. Laura diventa famosa in tutto il mondo, come dice la 

moglie del direttore “Seconda solo alla Regina Vittoria”. Le bambine in tutti gli Stati Uniti danno alle bambole il suo nome.

All’istituto vengono costruiti nuovi alloggi, e uno viene assegnato a lei: sarà la sua casa per il resto della sua vita. Impara a cucire e ricamare, e vende i suoi lavori, potendo così disporre di piccole somme di denaro per sé. La rabbia che aveva da bambina, per sentirsi esclusa e isolata, con gli anni lascia il posto al piacere di avere compagnia. Laura scrive lettere ai familiari lontani, e in estate viaggia per andare a trovarli; una vita decisamente indipendente, per una qualsiasi donna della fine del 18esimo secolo. 

Nel 1889, Laura contrae una infezione da streptococco. e di nuovo, gli antibiotici non sono ancora arrivati. Dopo poche settimane, a 59 anni, Laura muore per infezione. 

Descrizione immagine: Una ragazza appoggiata a un albero dal tronco molto sottile. Ha una fascia bianca molto ampia sugli occhi con la scritta trust. La ragazza ha capelli rossi lunghi fino alle spalle e indossa un vestito chiaro con stampa a fiori.