Come affrontano la scuola i bambini con disabilità

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Beatrice è la mamma di Viola, una bambina di 5 anni bellissima, sveglia e piuttosto furbetta. Riesce sempre a spuntarla lei. 

E’ giunto il momento di iniziare le elementari, e Viola non vede l’ora. Beatrice, però, è preoccupata. Viola ha una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni in tutto il corpo, rendendo i muscoli atrofici, pur senza dare problemi cognitivi. 

Viola si muove con una carrozzina elettronica che lei stessa pilota, ma in molte azioni quotidiane non è autonoma: non riesce ad aprire un pennarello, né a voltare le pagine di un quaderno senza aiuto. Inoltre, ha bisogno di utilizzare numerosi ausili per cercare di contrastare gli effetti della patologia. 

Beatrice sa che la sua bambina è molto intelligente, ma si chiede come riuscirà a gestire il tempo scuola. Tante domande si affollano nella mente: 

Come farà Viola ad affrontare da sola la prima elementare

A chi rivolgersi per avere il giusto sostegno?

Quali sono i diritti che l’Ordinamento Giuridico riconosce agli studenti con disabilità?

E se non vengono rispettati tali diritti, quali sono gli strumenti di tutela da mettere in atto contro le eventuali violazioni del Diritto allo Studio?

Beatrice ha bisogno di informazioni, consigli ed esperienze, per trovare il modo migliore di garantire a Viola il DIRITTO allo studio e un reale percorso di inclusione scolastica.  

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Iscrivere a scuola un bambino con grave disabilità è un passaggio delicato. Dal punto di vista emotivo e organizzativo. Le preoccupazioni dei genitori sono moltiplicate date le maggiori esigenze di un bambino che necessita di assistenza.

A queste si aggiungono le difficoltà tecniche e burocratiche al momento dell’inserimento del bambino. Le Istituzioni scolastiche dovrebbero accogliere i timori dei genitori e facilitarne il percorso; troppo spesso, invece, diventano un ennesimo ostacolo da superare. 

Per questo è di grande aiuto conoscere almeno a grandi linee i Diritti garantiti e le procedure per vederli attuati.

L’obiettivo de LA SCUOLA INCLUSIVA è divulgare informazioni ed esperienze, perché nessuna famiglia si senta sola. 

Il principio da cui si deve partire però è indiscutibile: il Diritto allo studio è assicurato dallo stato Italiano a TUTTI i bambini e ragazzi. Senza alcuna distinzione. E’ un diritto Costituzionale, insieme al principio di uguaglianza.

A questi principi inderogabili si aggiungono una serie di Leggi/Normative che sanciscono il Diritto di accesso alla scuola a tutti gli studenti ed a prescindere dalla gravità delle proprie condizioni fisiche:

 – la Legge n. 517/1977 che ha abolito le classi differenziali. Nello stesso anno, è stata anche istituita l’insegnante di sostegno.

– La Sentenza n. 215/1978 della Corte Costituzionale ha dichiarato il diritto alla frequenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le superiori.

– La Legge n. 104/92 (art. 12 13 14) ribadisce l’accesso alla scuola delle persone con disabilità, dall’asilo nido all’università, soffermandosi sulle modalità di inclusione, compresa la realizzazione di un progetto individuale.

– Il D.P.R. del 24/02/1994 introduce i concetti di diagnosi clinica e diagnosi funzionale,  atti medico – legali che descrivano lo stato psico-fisico dell’alunno, sulla base dei quali redigere il piano educativo individuale. 

– la Legge 62/2000 ribadisce definitivamente che  tutte le scuole statali e non statali che abbiano ottenuto la parificazione hanno l’obbligo di accettare l’iscrizione degli alunni con disabilità, anche se in situazione di gravità.

Queste sono le principali Norme da tenere a mente, che danno un supporto di tipo legale nel far attuare i diritti esistenti. Il primo passo per arrivare a un vero percorso di inclusione, fino al traguardo più importante: la piena e positiva inclusione dei bambini all’interno della scuola. 

a cura di Cristina Lavizzari, avvocato